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La fiducia nei perché

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Ricordo che molti anni fa il quotidiano che leggo con assiduità pubblicò una recensione di uno strano libro americano. Il libro proponeva centinaia di domande, talvolta paradossali, spesso bizzarre e curiose, ma sempre tali da farti fermare. Era qualcosa che ti portava a considerare l’importanza dei ‘perchè’, e soprattutto,  la straordinaria possibilità che le domande proliferino in modo costruttivo , come grappoli, come rami su un albero immenso. Penso spesso a quel libro - che non ho mai letto se non attraverso ciò che riportava il quotidiano - quando sono in classe con i miei studenti. Il lavoro di insegnante è bello e vario e porta a confrontarsi con ogni tipo di essere umano, e in particolare, con ogni tipo di essere umano in formazione, quando è in una fase di esplorazione e di definizione. La gioventù. Succede spesso, per fortuna, di imbattersi in studenti che sembrano avere una sola missione, un solo credo, una sola aspirazione: travolgerti di domande . Ecco che i ‘perchè