Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta René Magritte

Con i piedi per terra. Sull'arte, sui sogni e sul camminare

Immagine
Con i piedi ben piantati per terra. E' una condizione collettiva, quella in cui si impone l'esercizio della realtà che siamo chiamati a svolgere in particolare nel nostro tempo. Saldi, ma nello stesso tempo con il desiderio di normalità, come quella di girovagare facendo passi uno dietro l'altro nell'esplorazione dei luoghi.  Metto insieme questi pensieri studiando alcune opere che parlano - tra le altre cose - di estremità. Ma quando mai ci ritroviamo a parlare di piedi? E nell'ambito della storia dell'arte? Eppure fanno parte del nostro corpo, ci hanno aiutato nella conquista della posizione eretta e a ben guardare dentro alle tele o altre opere d'arte dicono molto dello spirito con cui un artista si mette al lavoro. D'altra parte, come dice la leggenda, anche Buddha ha misurato l'universo facendo sette passi in ciascuna delle direzioni dello spazio. Come spesso succede trovato un filtro attraverso cui osservare quel che abbiamo davanti, ecco che

Chi sono? Un autoritratto per inventare se stessi.

Immagine
Quanti selfie vi concedete, durante le vostre giornate? Con quanti selfie intasate i vostri profili social? Tanti o pochi che siano vi sarà successo certamente di farvene uno, e ancora, che durante un qualche scatto al vostro volto vi siate sentiti un po' artisti, alla maniera di un Courbet o di un Rembrandt o Picasso, o ancora di una Frida Kahlo, solo alcuni tra i tanti autori che con gesto meno tecnologico ma ben più antico hanno reso celebre l'autoritratto, praticandolo molto, se non moltissimo. Selfie come arte? Chissà , intanto anche a questa pratica diffusa e quotidiana, democratica come solo la fotografia è riuscita ad essere, pervasiva e innocua al tempo stesso, è andato il pensiero durante la lettura del libro di James Hall, L'autoritratto. Una storia culturale (Einaudi, 2014). Diciamo autoritratto e pensiamo ad un genere artistico che mette in pratica verosimiglianza, certezza e precisione, come se l'artista realizzando un'immagine di sé potesse da

Teneri, impetuosi o premeditati. Come ci si bacia nell'arte?

Immagine
"Dovresti essere baciata e da qualcuno che sa come" : ecco una delle irresistibili provocazioni che Rhett Butler (Clark Gable) lancia alla recalcitrante Rossella O'Hara   (Vivien Leigh), in uno dei film più celebri di tutti i tempi, Via col vento (1939, regia di Victor Fleming) .  Sappiamo bene come va a finire: il loro bacio sarà appassionato e tumultuoso , come la loro relazione. Non sappiamo, al contrario, che bacio sarà quello di un altro 'colossal', della storia dell'arte però, Amore e Psiche  di Antonio Canova. Non ci è dato sapere, visto che le due figurine sono colte nel momento in cui 'stanno per', protese in un quasi-bacio. Aprire un manuale di storia dell'arte destinato alle classi dell'ultimo anno di liceo vuol dire imbattersi nel Neoclassicismo  e dunque in Canova e nei suoi  marmi, rappresentativi del gusto per l'equilibrio e dell'armonia, nonchè del controllo delle passioni della fine del Settecento.  Il gruppo

Il corpo sbagliato

Immagine
"Prof, posso fare una domanda stupida?". "Certo, ma non esistono domande stupide". "Perchè quella scultura non ha più le mani?" . Scambio di battute con Alessandra, in una terza, a proposito di Cleobi e Bitone, i gemelli più famosi della scultura greca arcaica. Si stagliano alti e massicci, inespressivi ma solidi. Il tempo, oltre a portar via il colore che probabilmente li vivacizzava nel lontano VII secolo a.C., oltre a smussare la loro pietra e l'aura di sacralità che doveva circondarli, ha portato via anche le estremità superiori, almeno nel caso di uno dei due. Cleobi e Bitone, VII sec. a.C., marmo, Museo Archeologico, Delfi. Ecco che si è accesa una scintilla e la domanda ha innescato il desiderio di mettere insieme quelle opere, sculture e non solo, che hanno qualcosa di perduto o rotto, in un certo senso qualcosa di 'sbagliato' . Opere che propongono una diversa rappresentazione del soggetto per eccellenza dell'arte di tutt