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Visualizzazione dei post con l'etichetta iconografia

Il mondo nelle mani

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Nei giorni scorsi ho avuto la fortuna di assistere alle prove di un balletto. Si trattava della prova dello spettacolo dedicato al   mito di Apollo e Dafne , messo in scena dal coreografo  Aurelio Gatto  per i Teatri di pietra. Di passaggio nella provincia di Siracusa la compagnia ha scelto alcune scuole in cui svolgere le prove, in presenza di classi e docenti, e tra queste la scuola in cui lavoro, il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Floridia. Non sono una frequentatrice di spettacoli di danza ed è stato bello scoprire una lettura così intensa ed attuale del mito. Come è noto Ovidio ne parla ne Le   M etamorfosi, ma l’incanto consiste appunto nel fatto che una storia così antica abbia ancora molto da dire . Lo spettacolo si concentrava sul tema del dubbio e della complessità : quelli di una bellissima giovane, Dafne, che si affaccia alla vita, e che sfugge allo slancio appassionato di Apollo. Sulla scena volteggiava il dio, innamorato della ninfa perché trafitto dalla f

Dietro le quinte di un capolavoro (con discrezione)

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Lezione sulla pittura fiamminga . Dall'alto della LIM i coniugi Arnolfini di Jan van Eyck ci guardano seri. Si commenta la presenza dei molti oggetti che raccontano un evento solenne, le nozze. Un ragazzo chiede: 'Prof, ma siamo sicuri che il pittore voleva davvero dare un significato a tutte queste cose, non è che sono stati i critici che studiando tempo dopo hanno visto simboli che non c'erano? '. ean van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434, olio su tavola, National Gallery, Londra. Domanda puntuale, che potremmo articolare in questo modo: su quali elementi ci basiamo per leggere e comprendere un'opera d'arte? Ed ancora: in cosa consiste il lavoro degli storici dell'arte? Come spesso succede una domanda genera tanti altri interrogativi.  Cercando di andare per ordine: ci accostiamo ad un'opera d'arte (che sia un dipinto, una scultura, un oggetto d'arredo, un manufatto o prodotto che presenta valenze estetiche, caratteristiche tecni

E tu che guerriera sei?

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Lezione su Donatello, siamo in una classe tutta al femminile. Si parla di San Giorgio, martire cristiano che libera una fanciulla dal drago cui dovrebbe andare in pasto. L’iconografia ce lo consegna fiero mentre dal cavallo impugna la spada. Alla domanda ‘E voi, vorreste essere salvate da un principe?’ si leva un coro di ‘no!’. ‘Piuttosto siamo noi le guerriere!’. In molte evocano le amazzoni.  La donna nell'arte : un tema che si snocciola lungo innumerevoli vie. Cerco di fare una selezione supersintetica in omaggio alle mie alunne-guerriere, per ricordare delle figure che, nella storia dell'arte, in qualche modo sono andate controcorrente . Mi sembra utile prendere spunto da un tema di tutti i tempi, ovvero che tipo di persona scegliamo di essere e come ci offriamo alla societa, per approfondire aspetti dell'iconografia - nell'arte -, ma anche per prendere confidenza con il sentimento di sé - nell'esistenza. E quanto può essere fragile e delicato negli anni d

L'arte può raccontare il silenzio?

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In una giornata particolarmente faticosa, tra una ricreazione e una discussione in classe, la testa sembra scoppiare. Aiuto, datemi un po’ di pace! O meglio, datemi un po’ di silenzio!  Perchè, tutti, sembra che gridino? Sarà forse la mia debolezza del momento, o forse no. Forse c’è qualcosa al fondo che riguarda non i singoli individui ma le modalità del vivere del nostro tempo, se è vero che di libri che evocano la dimensione del silenzio come preziosa e rara ne vengono a più riprese pubblicati (solo per indicarne alcuni:  Sul silenzio , di D. Le Breton, Raffaello Cortina 2018;  Il silenzio. Uno spazio dell’anima , di E. Kagge, Einaudi 2017;  Elogio del silenzio , di E. Biguenet, Il Saggiatore 2017).  Si sa, la vita ‘moderna’, la frenesia dei giorni. In classe, tante volte, accade di ascoltare giovanissime che lamentano una stanchezza dovuta ai numerosi impegni, quasi anticipassero ritmi e ansie dell’età adulta. Finanche la figlia del giornalista Adam Gopnik , nel bel libro  U