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Case, incubi e misteri

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Le nostre vite si svolgono dentro e attraverso delle case. Da una casa usciamo la mattina, in una casa rientriamo la sera dopo il lavoro . La casa è quel luogo dolce, protetto e confortevole che eleggiamo a centro di un'intera esistenza. Possiamo viaggiare, attraversare mari e deserti, andare di paese in paese nel modo più irrequieto e nomade possibile: sarà pur sempre una casa che ci accoglierà e sarà una casa che racconterà chi siamo.  Mi sono venute in mente tutte queste cose - e molte altre - facendo la scoperta di Shirley Jackson , scrittrice americana fino ad ora a me ignota, a cui sono approdata attraverso una serie Netflix, Hill House . Jackson è stata autrice del romanzo a cui si sono ispirati molto liberamente gli autori della serie,   L'incubo di Hill House ,  ed è autrice di racconti e romanzi considerati di culto nientedimeno che dal maestro dell'horror per antonomasia, Stephen King.  E' stata una rivelazione, ma soprattutto, leggendo sia i

Tutti i colori del nero

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Cosa vi viene in mente se dico nero? Il buio fitto della notte, un incubo, uno stato d'animo? Tutto questo e molto altro, ne sono sicura. No, non è l'umor nero che mi spinge a parlare di questo 'non colore', o la mia passione per l'horror, tutt'altro: meditavo da tempo di scrivere sui colori, poi sotto l'albero di Natale ho trovato un bel libro ed eccomi all'opera. Sul colore , di David Scott Kastan e Stephen Farthing (2018) ha tanti pregi ma soprattutto un inizio folgorante: "Il colore è una collaborazione, tra la mente e il mondo, come ha detto Paul Cézanne". Un inizio che va subito al dunque: il colore è tanto qualcosa di presente e tangibile nella nostra vita, quanto ineffabile e impossibile da circoscrivere. Fa parte del mondo e della sua esperienza ma esiste solo in virtù della nostra mente e soggettività. Non è sul colore in generale che vorrei comunque soffermarmi, piuttosto sul nero, il colore che deriva dall'assenza