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Un blog e molte domande

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Non ricordo nulla dei miei anni di scuola. O meglio, ricordo tante cose, volti e persone, incontri ed eventi, nella forma di un caos multiforme e colorato. Ricordo come mi sentivo spaesata, talvolta, attraversando la soglia che portava al grande ingresso del liceo e poi verso le aule. Ma non ricordo nulla di quel che accadeva con i miei professori. Tutto quel tempo trascorso ad ascoltare ed anche un po’ - molto poco nel mio caso – a parlare, a fare domande, tutto quel tempo trascorso tra italiano, greco latino e quanto altro. Non credo sia corretto dire, ma devo comunque dirlo, che non ricordo nulla: da qualche parte quelle ore si sono fermate e si sono sedimentate, sono diventate qualcosa le parole e l’ascolto. Da qualche parte quelle ore sono finite, si sono trasformate per condensazione in altro, ovvero le altre mie parole di adulta, le mie azioni, i miei desideri, le mie scelte, i miei errori. Quelle ore sono anche evaporate, ma adesso resta un ricordo appannato se non inesistent