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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Le pietre del passato, le domande del presente. Una prova d'esame

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Tempo d'esami di stato, al via oggi con la prima prova scritta di italiano. In qualità di commissario interno e in qualità di persona che l'arte la studia (e più in generale come persona che si interroga), ho voluto cimentarmi anch'io come i miei ansiosi studenti . La  traccia che ho trovato più interessante: il testo argomentativo che si chiedeva di elaborare a partire da un brano di Tomaso Montanari,   tratto da Istruzioni per l'uso del futuro (Minimun fax, 2014). Il testo che ne è venuto fuori è sicuramente più libero rispetto a quanto avrebbe dovuto un candidato alla maturità, ma spero comunque di essere promossa. L'idea di cimentarsi con le tracce non è originale, come succede nel bel blog didatticarte.it nel 2018. Insomma, gli esami non finiscono mai e mettersi alla prova male non fa.  "Si parla tanto di bellezza di questi tempi, ma raramente troveremo un termine così difficile da definire e sul quale metterci d’accordo. Da sempre scrittori, pens

Della caduta e altri imprevisti. Rossella Leone in mostra a Palermo

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Immaginate un uomo che cade, che fende l'aria attraversandola. Da dove cade, da quale altezza? Verso dove? Cosa lo spinge: la sua volontà, il suo dolore, o la follia del mondo che lo circonda? Ma siamo sicuri che stia cadendo, o forse sta volteggiando con grazia nel tentativo di risalire? Della caduta come metafora parla pressoché tutta la letteratura : di cadute che sono anche viaggi abbiamo piena la memoria, tra Dante, Alice e Ulisse, il cui viaggio cosa altro è se non un ritorno intriso di cadute nel mezzo degli ostacoli e contorsioni della vita. Ed esseri in caduta libera sono persino gli angeli , esseri misteriosi di cui l'arte europea è ricca, messaggeri in volo tra il registro tutto disperato degli uomini e il registro di chi guarda da un altrove. L'altrove sognato e sperato potrebbe essere peraltro la meta della caduta (che è anche il volo) del tuffatore di Paestum, immagine che nella sua semplicità è il racconto di un moto doppio, verso la vita ma anche verso l&#

'La cultura non si arrende'. L'arte che insegna la libertà

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Nei miei ancora pochi anni di insegnamento ho scoperto che ci sono alcuni aspetti della storia dell’arte che i ragazzi tendono a ricordare con più facilità. Si tratta di quegli episodi o esperienze che hanno a che vedere con i registri più intimi dell’esistenza . Esattamente quegli stessi registri che si prestano alla censura, che fanno gridare allo scandalo e che talvolta aprono dibattiti. Dove si parla di vita e di emozioni, di libertà e di passioni, l'attenzione si fa più forte . Ad esempio, arriva il momento in cui si studia Michelangelo , un grandissimo del Rinascimento, e arriva il momento in cui gli studenti sorridono difronte alle coperture applicate da Daniele da Volterra, colui che è rimasto tristemente noto nella storia come il ‘braghettone’, per aver messo appunto le 'mutande' ai nudi maestosi e terribili del Giudizio Universale della Cappella Sistina . Correva l’anno 1565, in piena Controriforma le nudità michelangiolesche risultavano per la morale dell